Atteggiamenti irragionevoli

 

BIANCA BALENA


(E. RUGGERI)

 

Solitudine

 

Tristezza e scetticismo dominano la canzone che segue, così come dominano più o meno dichiaratamente la coscienza dei più. La vita degli uomini appare come una ricerca e una lotta vane, poiché non è dato di raggiungere l’oggetto della ricerca (il “miraggio della felicità”) e la sorte di tutti immancabilmente è stata, è e sarà il nulla. Nella loro vana inquietudine gli uomini si ritrovano dunque soli: il mondo è un mondo di uomini soli, soli di fronte a quella guerra che “è dentro di noi”.

Ma la realtà è fatta davvero per suscitare questa negatività nello sguardo? Tale negatività è frutto di una scelta, di una opzione di partenza, di una decisione arbitraria dell’uomo. La realtà pone certamente problemi, difficoltà, domande, inquietudini; ma queste non cancellano l’attrattiva, la positività, la curiosità costruttiva con cui l’uomo si accosta alla realtà. Lo scetticismo è una opzione distruttiva, perché nega in partenza che la realtà celi la possibilità di una realizzazione, di una risposta, di una corrispondenza sia pure misteriosa alla domanda umana. Affrontare la realtà come problema che mi interpella, e non come negatività che spegne la mia domanda, è l’atteggiamento con cui originalmente siamo messi al mondo e con cui è possibile un generoso impegno nell’esistenza, fino alla scoperta dei suoi fattori ultimi.

 

Montale descrive in questa sua splendida poesia l’attimo in cui ha percepito la  contingenza della realtà (cioè il fatto che la realtà non si fa da se, ha dietro un mistero):

“Forse un mattino andando in un’aria di vetro,

arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:

il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro

di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto

alberi case colli per l’inganno consueto.

Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto

tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto”[1].

Il mistico ha la stessa percezione della contingenza delle cose, ma a differenza del nichilista riconosce in ogni cosa non il nulla, ma il Mistero che crea la cosa, che la sta facendo essere. Ed ha ragione il mistico, perché le cose ci sono, non è vero dunque che tutto è nulla. E non si può spiegare una cosa che c’è riducendola a zero, dicendo che non c’è, che è niente[2].

 

 

Tutta la vita dentro a questo mare

che di sale sa

non mi accorgevo lungo il troppo navigare

che la vita va

e cantavamo quella canzone che fa

 

Tutta la vita sopra a questa nave

per avere lei

e nella notte quando fuori piove

come la vorrei

se c'è da vincere la morte io la farei

 

Mondo di uomini fatto di uomini

pronti a rincorrere il vento

partono deboli, tornano uomini

erano mille e son cento

mondo di uomini fatto di uomini soli

dimmi la bianca balena stasera dov'è

nella tempesta infinita non c'è

mondo di uomini fatto di uomini soli

 

Tutta la vita dietro a quel miraggio

di felicità

con una febbre di coraggio

e di curiosità

la  loro fine la mia stessa fine sarà

 

Mondo di uomini fatto di uomini

che hanno la luce già spenta

partono deboli, tornano uomini

erano mille e son trenta

mondo di uomini fatto di uomini soli

dimmi la bianca balena stasera dov'è

nella tempesta infinita non c'è

mondo di uomini fatto di uomini soli

 

Tutti cerchiamo qualcosa che manca

stasi debilita azione rinfranca

bianca balena è la guerra

che è dentro di noi

 

Mondo di uomini fatto di uomini

con il coltello fra i denti

partono deboli, muoiono uomini

erano mille e son venti

mondo di uomini fatto di uomini soli

dimmi la bianca balena stasera dov'è

nella tempesta infinita non c'è

mondo di uomini fatto di uomini soli

 

 

 

 

 


 



[1] Poesia citata in  Le mie letture, p. 94 e in  Il senso religioso, p. 102

[2] Cfr  Le mie letture, p. 94-95